La musica diventa un veicolo per emozioni e rivendicazioni, promuovendo la consapevolezza sulla sicurezza sul lavoro. Il rap si è rivelato un potente mezzo di espressione, affrontando tematiche delicate. Quest'iniziativa rappresenta un passo avanti per proteggere i lavoratori da tragedie evitabili. Questo brano offre l'opportunità di discutere di temi trascurati, sperando in un reale cambiamento verso condizioni di lavoro più sicure per tutti. "Qualcosa Cambierà" è un inno potente alla sensibilizzazione sulla sicurezza sul lavoro, creato in collaborazione con l'Associazione ANMIL . Il brano è diventato l'inno del " Tour della Sicurezza " guidato da Bruno Galvani, presidente della Fondazione ANMIL Sosteniamoli Subito, che ha attraversato l'Italia, per oltre 1.500 km su sedia a rotelle. In un'intervista, l'artista ha descritto il brano come un diario di richieste d'aiuto di persone ignorate, con una vita compromessa a causa di incidenti...
In un'epoca dove la sicurezza sul lavoro è più che mai al centro dell'attenzione, un'immagine artistica emerge come potente manifesto visivo. Al suo cuore, un cervello composto non da materia grigia, ma da un intricato intreccio di dispositivi di protezione individuale (DPI). Questa opera d'arte non è semplicemente un omaggio all'equipaggiamento di sicurezza, ma piuttosto un'esplorazione profonda della cultura della sicurezza: il fine ultimo di ogni iniziativa di prevenzione degli infortuni. Il cervello, meticolosamente composto da caschi, guanti, e occhiali di sicurezza, non è solo una raccolta di strumenti, ma un simbolo. Rappresenta l'ideale che la sicurezza non è solo indossare l'attrezzatura giusta, ma incorporare quei principi nella nostra mentalità di base. Questa è la vera cultura della sicurezza: un ethos che permea ogni azione, ogni decisione, ogni strategia lavorativa. Ma come si realizza questa cultura? L'immagine ci fornisce una risposta...